Alberto Sozio
Alberto Sozio (... – fl. 1187) è stato un pittore italiano spoletino, attivo nel corso della seconda metà del dodicesimo secolo.
Biografia
È considerato la figura centrale della scuola pittorica spoletina dei secoli XII-XIII.
Il suo nome (con la grafia Sotio) si trova sul crocifisso nel Duomo di Spoleto (datato 1187) e gli sono attribuiti inoltre alcuni affreschi nella ex chiesa dei Santi Giovanni e Paolo a Spoleto.
Alla sua figura è attribuita una notevole influenza nelle arti in Italia centrale a cavallo tra XII e XIII secolo.
A lui è attribuito anche il frammento della Madonna in Maestà, ora conservata alla Pinacoteca di Brera
ALBERTO Sozio. - Pittore umbro del sec. XII: A.D.M.C.L. XXXVII.../... PVS. ALBERTO SOT..., è datata e firmata nella base una croce dipinta su pergamena incollata su legno, rappresentante il Crocefisso con ai lati la Vergine e s. Giovanni ed in alto l'Ascensione, sino al 1876 nella chiesa dei SS. Giovanni e Paolo in Spoleto ed ora nel duomo. Sulla base di tale opera, che è il monumento pittorico datato e firmato più antico dell'Umbria, la critica ha individuato la personalità di un artista romanico, che, pur sotto influsso bizantino ed in parte nordico, si ricollega al linearismo romano; il catalogo delle opere attribuitegli è stato recentemente ristretto a due degli affreschi della detta chiesa dei SS. Giovanni e Paolo (Martirio dei Santi titolari, Martirio di S. Tomaso Becket). Pertanto Alberto Sozio (il cui nome esatto è tuttavia incerto) può considerarsi la figura centrale della scuola pittorica spoletina dei sec. XII-XIII, assai ricca specie di croci dipinte
This beautiful panel, one of the oldest Italian paintings in America, is a fragment from the left side, or apron, of a large painted crucifix. With one hand touching her cheek in a tender expression of sorrow, the Virgin points to her left (towards to the now-missing central panel) with her other hand. Her gesture was originally directed towards Christ's wound, the source of her grief. The rippling drapery and elegant contours of the Virgin's body are derived from Byzantine icons. Created before painting on wooden panels was widely practiced, this is a rare example of an early Italian painting executed on parchment (prepared animal skin, generally used for manuscripts) applied to a wooden panel. This fact, together with the artist's remarkable control of line and expressive gesture, suggest that he also worked as a manuscript illuminator. For more information on this piece, please see Zeri catalogue number 1, pp. 3-4.
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